La regolamentazione normativa delle professioni educative e il processo di riqualificazione professionale ha imposto una riflessione complessa intorno ai ruoli e alle competenze dei professionisti impegnati nei diversi contesti lavorativi.In uno scenario socioeconomico che fa emergere nuove fragilità e condizioni di difficoltà e sofferenza esistenziale, pensare i progetti e gli interventi nei diversi servizi e nelle realtà nelle quali si opera, richiede una profonda consapevolezza rispetto alle funzioni professionali che non possono prescindere dalle competenze precipue della professione. Tra queste competenze particolarmente significativa è la gestione dei conflitti e la mediazione. Le complesse - e a tratti inedite – forme di sofferenza, difficoltà e disagio costituiscono complesse e dense dimensioni esistenziali caratterizzate da forme di conflitto che va ben oltre la possibile lettura lineare. Si delineano conflitti non più ascrivibili alle classiche dicotomie socioeconomiche o ad asimmetrie relazionali di vario genere; sempre più, invece, si definiscono conflitti che si articolano all’interno di una rete di significati che pur originandosi in una sfera che omette l’esistenza stessa di un umano, genera iati esistenziali ai quali l’Uomo non riesce a dare risposta o soluzione.
I professionisti dell’educazione – ma anche tutte le figure professionali impegnate nell’accompagnamento e nell’aiuto alla persona - devono poter contare su competenze specifiche per la lettura delle nuove fragilità e dei nuovi bisogni, riconoscere e far emergere i conflitti che si instaurano nelle diverse dimensioni dell’esperienza dei soggetti, elaborare e co-costruire percorsi di gestione del conflitto e mediazione al fine di facilitare e generare trasformazioni evolutive tanto nella sfera delle relazioni quanto in quella dei posizionamenti esistenziali.
L’azione di mediazione tra il soggetto e il mondo dell’esperienza che si reifica nel lavoro educativo si integra con la competenza specifica di mediare e gestire le criticità della formazione dell’individuo stesso laddove prendono la forma di conflitto con il mondo. Una proposta di alta formazione che coinvolge tra i propri docenti colleghi universitari del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "R. Massa" ed esperti nel campo della mediazione dei conflitti.